Franco Tassano: quando la fotografia è spettacolo

Nato a Taranto, conosciuto e riconosciuto per i grandi risultati ottenuti e/o per le grandi capacità dimostrate nel territorio nazionale ed oltre i confini: questo é l’identikit di Franco Tassano, famoso soprattutto nell’ambito lavorativo nel quale opera, la fotografia.

Franco Tassano ha collaborato con lo Studio Petrosino di Milano in esclusiva per Mediaset e le testate della Mondadori come Tv Sorrisi e Canzoni, Chi, Telepiù…

Arrivato a Milano, per mantenersi e nel frattempo dedicarsi alla fotografia, spalava la neve, vendeva la frutta al mercato… poi l’incontro con Ornella Muti, che apprezzò le sue foto e lo indirizzò all’agenzia fotogiornalistica (la prima agenzia di Milano di allora) di Vincenzino Falsaperla.

Altre soddisfazioni sono venute in seguito: la foto a Frank Sinatra dopo aver atteso settantadue ore, poi quelle a Nick Nolte, Kirk Douglas, ecc.



Sin da ragazzo ha vissuto nell’ambiente artistico anche perchè ha suonato in diversi complessi, anche con Don Backy, Little Tony, Patrik Samson (Franco Tassano è diplomato in tromba).

Negli anni ha consolidato con alcuni personaggi dello spettacolo anche rapporti di amicizia, oltre che di tipo professionale.

Parlare della sua vita lavorativa (ha fotografato praticamente tutti o quasi) non è semplice, perché ci vorrebbe un libro e non un singolo articolo, ma proviamo a fare una sintesi…

Hai lavorato a Milano per oltre trenta anni a partire dal 1983. Quali sono i personaggi con cui hai avuto anche rapporti interpersonali, oltre quelli lavorativi?

Citandone soltanto alcuni, direi Ornella Muti, Alberto Castagna, Gerry Scotti, Lorella Cuccarini, Alessandro Greco, ma anche tanti altri. Fortunatamente avevo un buon rapporto con tutti.

Qualche nome di personaggi internazionali che hai avuto modo di fotografare?!

Frank Sinatra, Tony Curtis, Michael Jackson, Ron Moss (Ridge di Beautiful), Maradona, Pelè, Marvin Agler, ecc.

Hai vissuto il periodo d’oro della Tv con la nascita e lo sviluppo della Tv commerciale. Che differenze noti con i programmi attuali?

Prima le trasmissioni erano interessanti e divertenti, merito sopratutto degli autori che, probabilmente, adesso non ci sono più… oppure ritengono di dover fare esclusivamente trasmissioni volgari, di politica, in cui si parla sempre di disgrazie… bah!

Hai incontrato Silvio Berlusconi…

Persona splendida. Ha cambiato il modo di fare tv. Ha sempre investito molti soldi nei programmi, sia per qualità che per quantità, aggiungendo allegria, spensieratezza, passatempo… Ora, purtroppo…

Presentatore preferito?

Non è facile questa risposta. Marco Columbro è stato il partner televisivo ideale con Lorella Cuccarini. Coppia affiatatissima. Abbiamo fatto Bellezze al Bagno, Bellezze sulla Neve, Buona Domenica, Paperissima, ecc. Con Gerry Scotti abbiamo fatto Buona Domenica (l’edizione con Gabriella Carlucci), La sai l’ultima? con Natalia Estrada, La Grande Sfida con Valeria Marini, ecc. Con Mike Bongiorno, a parte La Ruota della Fortuna, tanti altri programmi. Con Pippo Baudo qualche programma nei pochi anni che è stato da questa parte (Canale 5, ecc.). Con Amadeus abbiamo fatto anche Grease in teatro (con Lorella Cuccarini, Giampiero Ingrassia e Mal), a parte Festivalbar (con Federica Panicucci) e tanto altro. Alberto Castagna era davvero una bravissima persona. Non saprei proprio scegliere.

Showgirl preferita?

Senza dubbio eccezionale Raffaella Carrà, straordinarie Michelle Hunziker e Natalia Estrada ma, per la grande professionalità, per tutti i programmi che abbiamo fatto insieme e per il rapporto anche personale, non posso che dire Lorella Cuccarini.

Pensi che la professione di fotografo (nel settore dello spettacolo e simili) possa avere ancora futuro?

C’è confusione in tutto. Non ci sono più i ruoli e la professionalità è andata a farsi benedire. Tutti ritengono di sapere e poter fare tutto. La tecnologia (smartphone per primo) ha portato ad un appiattimento dell’offerta e anche (e soprattutto…) della domanda. Molta approssimazione e niente preparazione e studio. Anche la creatività ne risente e, di conseguenza, il risultato. Peccato…

(Articolo e gallery a cura di Vito Conversano)

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